
Con Ordinanza 16 marzo 2023, n. 7627, la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla possibilità, da parte di un contribuente, di usufruire di distinte detrazioni (e relativi massimali) in merito ad un intervento di riqualificazione energetica nel caso in cui sia eseguito su più unità immobiliari.
In particolare, la Corte ha precisato che per fruire di più detrazioni d'imposta in merito ad un intervento eseguito su più immobili, è necessario presentare idonea documentazione al fine di distinguere gli interventi edilizi eseguiti in relazione a ciascuna unità immobiliare. Diversamente, la detrazione è riconosciuta soltanto in relazione ad un unico intervento edilizio complessivo, con un unico limite massimo di detrazione.
Nella stessa pronuncia, la Corte ha inoltre ritenuto non idoneo l'utilizzo di una mera dichiarazione unilaterale presentata dal contribuente stesso, in sostituzione della necessaria documentazione bancaria al fine di dimostrare lo scomputo delle ritenute d'acconto. Non risulta infatti sufficiente l'esibizione congiunta della fattura e della relativa documentazione di banche che comprovi il compenso netto e una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il pagamento.