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28 settembre 2023
Frode superbonus: valide le intercettazioni raccolte in altro procedimento se rilevanti e indispensabili

Con Sentenza 13 giugno 2023, n. 38298, la Corte di Cassazione ha considerato ammissibile l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate in un altro procedimento penale, al fine di condannare il ricorrente per frode legata al superbonus.
Nel caso in esame, si contestava al ricorrente, insieme ad altri soggetti, un sodalizio criminale finalizzato all'ottenimento del superbonus e alla successiva cessione del corrispondente credito d'imposta, senza tuttavia che i lavori fossero effettivamente eseguiti. Il ricorrente contestava l'accusa a proprio carico, lamentando come fosse fondata sulla base di intercettazioni provenienti da un altro procedimento.
Gli Ermellini, avvalorando quanto deciso dal Tribunale, confermano l'utilizzabilità di tali prove, sulla base della nuova formulazione dell'art. 270, comma 1, C.p.p. il quale prevede che ci si possa avvalere di intercettazioni di processi diversi nel caso in cui risultino rilevanti e indispensabili per l'accertamento dei delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza e dei reati di cui all'art. 266, comma 1, C.p.p..