
L'articolo 121 del D.L. 34/2020 ha introdotto la possibilità di cedere il credito di imposta per i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione - con detrazione fiscale 50% ex 36% - ad un istituto di credito o alle Poste italiane.
La cessione del credito alle Poste Italiane - rispetto alle banche - è più veloce, e non richiede la presentazione di documenti giustificativi quali: fatture, bonifici, copia comunicazione ENEA, etc. Occorre indicare nel contratto di cessione del credito solo il 50 % importo del preventivo di spesa complessivo, con successiva conservazione dei documenti di spesa da parte del contribuente (che ovviamente dovranno coincidere con il preventivo complessivo).
La cessione del credito nel mondo bancario è invece più articolata e comporta il caricamento di numerosi documenti di carattere fiscale ed attinenti alle opere svolte. La documentazione può essere leggermente diversa a seconda dell'istituto interessato ma nella sostanza deve garantire completezza sia a carattere tecnico che fiscale. Questo onere in termini di tempo dedicato e di reperimento dei dati ha come contraltare un elevato grado di tranquillità che mette il beneficiario in maggiore sicurezza negli anni successivi, vista la congruenza e la valutazione ex ante da parte della banca della documentazione, che negli anni successivi potrebbe anche essere soggetta a verifiche da parte della Agenzia delle Entrate.
Andiamo di seguito a delineare i principali passaggi che compongono la procedura da seguire per la cessione del credito fiscale ai citati soggetti.
di Sergio Foti - Commercialista e revisore legale in Modena
L'articolo 121,